Milano, 5 novembre 2025 – AC Milan e FC Internazionale Milano rendono noto di aver siglato oggi l’atto di vendita con il Comune di Milano per l’acquisto della Grande Funzione Urbana San Siro, comprensiva dello stadio Meazza e dell’area circostante.
San Siro è ufficialmente di Milan e Inter
La realizzazione del nuovo stadio e dell’intervento di rigenerazione urbana per l’area di San Siro rappresentano un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i Club. Questo importante traguardo riflette le ambizioni condivise da Milan e Inter e dalle rispettive proprietà, RedBird e fondi gestiti da Oaktree, per un successo sportivo a lungo termine e per un investimento che permetterà di creare valore a supporto della crescita sostenibile di entrambe le Società.
I Club hanno affidato a Foster + Partners e MANICA il percorso progettuale e di sviluppo di un nuovo impianto di livello mondiale e del masterplan per l’area circostante. Lo stadio risponderà ai più alti standard internazionali ed è destinato a diventare una nuova icona architettonica per la città di Milano. Nell’ambito del progetto sorgerà un nuovo polo di eccellenza che rifletterà la vocazione sportiva e culturale del quartiere di San Siro e dell’intera città, rigenerando uno spazio urbano nel segno di innovazione, sostenibilità e accessibilità.
L’operazione, perfezionata tramite la società Stadio San Siro S.p.A., è supportata da un finanziamento disposto dagli istituti bancari internazionali Goldman Sachs e J. P. Morgan in qualità di coordinatori principali, insieme ai partner bancari dei Club, Banco BPM e BPER Banca.

I costi dell’acquisto
La firma del rogito segue la delibera di vendita approvata dal Consiglio comunale di Milano il 29 settembre. Il prezzo stabilito per lo stadio e le aree circostanti è di 197 milioni di euro. Milan e Inter continueranno a disputare le loro partite a San Siro fino al completamento del nuovo impianto. In futuro, Milano avrà uno stadio da 71.500 posti, progettato dagli studi di Lord Norman Foster e David Manica, che sorgerà accanto all’attuale struttura, destinata poi alla demolizione. Oggi, con la firma, si compie una tappa decisiva di questo percorso.






