Verona, 23 settembre 2025 – Dopo la recente giornata di Serie A, emergono nuove analisi sulle decisioni arbitrali più discusse, con il designatore degli arbitri di Serie A e B, Gianluca Rocchi, che ha espresso un giudizio critico e propositivo sui principali episodi controversi del campionato. Rocchi ha commentato con franchezza alcune scelte arbitrali nelle partite Verona-Juventus, Bologna-Genoa e Napoli-Pisa, ammettendo margini di miglioramento nel sistema di arbitraggio italiano.
L’analisi di Rocchi sui casi chiave della Serie A
Nel corso dell’intervista rilasciata a “Open Var” su Dazn, Rocchi ha sottolineato come la settimana appena trascorsa avrebbe potuto vedere una gestione arbitrale più accurata. Il primo episodio esaminato riguarda il rigore assegnato in pieno recupero in Bologna-Genoa: l’arbitro Collu, dopo un lungo consulto al Var, ha concesso un penalty ai padroni di casa per un fallo di mano di Carboni, poi trasformato da Orsolini, che ha consentito la vittoria alla squadra di Italiano. Rocchi ha definito la decisione “complessa e difficile da accettare“, ma ha comunque riconosciuto la correttezza della procedura Var e della comunicazione della decisione.
Nel confronto tra Verona e Juventus si sono invece concentrati i maggiori dibattiti. Due i casi principali: il rigore assegnato a Joao Mario e il mancato cartellino rosso a Orban. Rocchi ha chiarito che la concessione del rigore a Joao Mario, difensore portoghese della Juventus arrivato quest’anno dal Porto, non era corretta, in quanto la dinamica del gioco non giustificava la punizione sul braccio.
Ancora più severo il giudizio sul caso di Orban, attaccante nigeriano del Verona: la gomitata rifilata a Gatti avrebbe meritato l’espulsione diretta. “Il giocatore guarda l’avversario, elemento che avrebbe dovuto far scattare il cartellino rosso immediato“, ha spiegato Rocchi. L’arbitro e i collaboratori al Var, secondo il designatore, hanno gestito troppo frettolosamente la situazione. Gli errori hanno provocato la reazione accesa di Tudor, allenatore della Juventus, al termine della partita. Rocchi ha però invitato a mantenere un dialogo rispettoso: “Tudor ha ragione, ma è importante usare termini appropriati e non esagerare con i toni per evitare che si crei una situazione conflittuale“.
Il rigore mancato per il Pisa e la gestione disciplinare degli arbitri
Infine, l’attenzione si è spostata su Napoli-Pisa, dove l’arbitro Crezzini non ha concesso un rigore per un pestone di De Bruyne su Leris, episodio cancellato per un precedente fallo di mano dello stesso giocatore pisano. Rocchi ha spiegato che il braccio in appoggio non può essere considerato punibile, e che la decisione della Var è stata corretta anche se ha portato a non assegnare un penalty che, per la dinamica del contatto, sarebbe stato giustificato. Ha invece definito giusto il rigore concesso al Bologna, nonostante la complessità della decisione.
Sul fronte disciplinare, Rocchi ha ricordato come la gestione degli arbitri dopo gli errori sia improntata a severità e meritocrazia. L’arbitro Rapuano, coinvolto nelle controversie, è stato temporaneamente ‘retrocesso’ in Serie B per motivi disciplinari, non tecnici, a dimostrazione dell’importanza che la designazione attribuisce alla responsabilità e al rigore professionale.
La figura di Gianluca Rocchi nel panorama arbitrale
Gianluca Rocchi, ex arbitro di Serie A e internazionale, è oggi il designatore arbitrale responsabile della supervisione e formazione degli arbitri della Serie A e B, ruolo delicato che richiede equilibrio e capacità di mediazione tra tifosi, club e stampa. Le sue dichiarazioni riflettono la volontà di migliorare i meccanismi di controllo video e interpretazione delle regole, elementi fondamentali per la credibilità del calcio italiano.
