Il Crystal Palace compie l’impresa: con un gol allo scadere di Eddie Nketiah, le Aquile battono 2-1 il Liverpool a Selhurst Park e interrompono la striscia di cinque vittorie consecutive dei campioni in carica. Una partita vibrante, dominata a lungo dal Palace, che ha ritrovato concretezza nel finale dopo aver sprecato numerose occasioni. La squadra di Oliver Glasner sale così al secondo posto in classifica e allunga a 18 partite la sua imbattibilità in tutte le competizioni, eguagliando un record che resisteva dal 1969.
Premier League, Crystal Palace-Liverpool: la cronaca
L’avvio di gara ha visto il Palace subito aggressivo e premiato al 9’: sugli sviluppi di un corner, la difesa del Liverpool non è riuscita a liberare e Ismaila Sarr ha trovato la zampata vincente per l’1-0. Le Aquile hanno continuato a dominare, creando una serie di palle gol: Alisson ha salvato su Pino e Muñoz, mentre Mateta ha colpito il legno con una splendida conclusione al termine di un’azione corale.
Il Liverpool ha faticato per tutto il primo tempo, incapace di reagire alla pressione e salvato più volte dal proprio portiere. Nella ripresa però i Reds hanno alzato il ritmo: Henderson ha deviato sulla traversa un bolide di Gravenberch, poi ha negato il pareggio a Wirtz con una parata d’istinto. Anche Isak, all’esordio da titolare, ha avuto una chance clamorosa ma ha calciato a lato a tu per tu con il portiere.
Il gol del pari è arrivato solo all’87’, con Federico Chiesa, entrato dalla panchina, bravo a ribadire in rete da distanza ravvicinata. L’azione è stata convalidata dal VAR, che ha giudicato regolare la posizione di Gravenberch. Sembrava il classico finale di rimonta dei campioni, ma al 97’ è arrivato il colpo di scena: cross da destra, palla sporcata e sul secondo palo Nketiah si è fatto trovare pronto per il 2-1 definitivo. Selhurst Park è esploso, mentre il Liverpool è uscito dal campo con il primo ko della stagione.
Crystal Palace, Glasner: “La migliore prestazione da quando sono qui”
ll tecnico del Liverpool Arne Slot non ha nascosto la sua delusione per l’ingenuità difensiva nel finale:
“Possiamo solo incolpare noi stessi per il modo in cui abbiamo difeso. Uno dei nostri giocatori ha deciso di uscire dalla linea per cercare un contropiede inutile, visto che la partita era praticamente finita. Era il momento di pensare solo a difendere. Forse siamo stati troppo offensivi in quell’azione e questo ci è costato la partita.”
Ben diversa l’analisi di Oliver Glasner, raggiante per la prestazione del suo Crystal Palace:
“Penso che il primo tempo sia stato il migliore da quando sono arrivato. Contro i campioni sapevamo che avremmo dovuto soffrire e che loro avrebbero potuto segnare nel finale, ma abbiamo mantenuto la lucidità e siamo riusciti a ribaltare l’inerzia. Sono orgoglioso della squadra: è stata una vittoria di gruppo, frutto di compattezza e spirito di sacrificio.”
Articolo di Alfonso Russo




