La prossima edizione dei Mondiali di calcio 2026, che si terrà per la prima volta in tre paesi – Stati Uniti, Canada e Messico – si preannuncia come la più costosa della storia in termini di biglietti d’ingresso. La stampa britannica, con il Sun in prima linea, ha denunciato come i prezzi per assistere alle partite superino i 1000 euro, un costo che raddoppia rispetto alla precedente competizione disputata in Qatar nel 2022.
Mondiali 2026, biglietti a prezzi esorbitanti: proteste dei tifosi
Secondo quanto riportato, il costo dei ticket è salito a livelli mai visti prima, generando malcontento tra i tifosi, soprattutto in Gran Bretagna. La FIFA ha però sottolineato che una quota di biglietti a prezzo fisso sarà riservata alle associazioni di tifosi affiliate alle federazioni nazionali per garantire un accesso più equo. Ad oggi, sono già stati venduti oltre due milioni di biglietti, in vista della seconda finestra di vendita prevista per l’11 dicembre.
La decisione dei prezzi elevati arriva in un contesto generale di aumento dei costi dei trasporti, con le compagnie aeree europee che hanno iniziato a incrementare le tariffe per coprire i costi legati alle normative ambientali. Dal 1° gennaio 2025, gruppi come Lufthansa e British Airways introdurranno supplementi ambientali su tutti i voli, con aumenti fino a 72 euro per tratta, influenzando così indirettamente anche il costo complessivo dei viaggi per seguire le competizioni internazionali.
Il Mondiale più grande e articolato della storia
I Campionati mondiali di calcio 2026 saranno la 23ª edizione e si svolgeranno dall’11 giugno al 19 luglio 2026 in 16 stadi distribuiti tra Stati Uniti, Canada e Messico. Per la prima volta la competizione ospiterà 48 squadre, con un format che prevede 12 gironi da quattro squadre ciascuno, seguiti da una fase a eliminazione diretta che coinvolgerà 32 squadre. Sarà anche la prima volta che il torneo si disputerà in estate dopo l’edizione invernale del 2022 in Qatar.
Il Mondiale si apre così a un pubblico più vasto, ma con un costo di partecipazione che rischia di limitare la presenza fisica dei tifosi più appassionati, mentre la FIFA cerca di bilanciare il tutto con misure per mantenere l’accesso equo alle partite.






