Roma, 17 novembre 2025 – Nonostante la pesante sconfitta subita dall’Italia per 4-1 in casa contro la Norvegia, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, mantiene un cauto ottimismo sulla qualificazione ai Mondiali 2026. In un intervento a Rai Radio anch’io, Abodi ha sottolineato come il primo tempo della partita sia stato “più che dignitoso” e che la possibilità di accedere al torneo, anche tramite i playoff, è ancora aperta.
La fiducia di Abodi nelle possibilità azzurre
Il ministro ha invitato a “coltivare la speranza” e a usare l’attuale situazione come un “elemento di fiducia”, convinto che l’Italia possa ancora centrare l’obiettivo mondiale. “Dobbiamo far sì che queste cose siano un elemento di fiducia. Sono convinto che possiamo farcela” ha affermato Abodi, riconoscendo però le difficoltà emerse in campo.

Riguardo alla gestione tecnica e alla proposta dell’allenatore Gattuso di organizzare uno stage prima degli spareggi, Abodi ha evidenziato come “alla fine è interesse comune che gli azzurri vadano ai mondiali, anche per i club”. Ha poi fatto riferimento alle difficoltà tipiche del sistema italiano, lamentando come “noi abbiamo questa capacità di metterci i bastoni tra le ruote da soli”. Ciò lascia intendere che, pur con approcci diversi rispetto ad altre nazioni, si cercherà un’intesa per supportare al meglio la squadra.
Un esame di coscienza sul talento nel calcio
Il ministro ha infine dedicato una riflessione alla carenza di talento nel calcio italiano, un problema a suo avviso evidente nonostante il talento emergente in altre discipline sportive. “Viene dato poco spazio ai giovani italiani, non possiamo cambiare tutto da qui a marzo, ma dobbiamo fare un esame di coscienza”, ha detto Abodi, sottolineando la necessità di programmare il futuro con un rinnovato modello tecnico.
Ha citato due giovani talenti, Musa e Bobb, come esempi di un rapporto con il pallone che l’Italia fatica a sviluppare, suggerendo che forse “il modello tecnico va rivisto”. L’obiettivo immediato resta la qualificazione ai mondiali, ma il ministro invita a guardare oltre, verso un rilancio strutturale del calcio nazionale.
Potrebbe interessarti anche questa notizia: Fifa: “Città Mondiali 2026 pronte e sicure, rispetteremo tutti i requisiti necessari”






