Milano, 7 luglio 2025 – È ufficialmente iniziata la seconda era di Massimiliano Allegri come allenatore del Milan, a undici anni dal suo primo ciclo sulla panchina rossonera. Dopo la conferenza stampa di presentazione e il primo allenamento stagionale, Allegri ha delineato obiettivi e strategie per riportare il club ai vertici europei.
Il ritorno di Allegri al Milan: tra entusiasmo e pragmatismo
Il 30 maggio scorso è stato annunciato il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, un ritorno atteso e carico di aspettative. L’allenatore livornese, classe 1967, ha cominciato la sua carriera da tecnico nel 2003 dopo aver appeso le scarpe al chiodo da centrocampista. La sua esperienza più recente lo ha visto alla Juventus, dove ha vinto numerosi trofei e consolidato il suo ruolo tra i tecnici più vincenti del calcio italiano.
Allegri ha subito chiarito in conferenza stampa l’obiettivo principale: “riportare il Milan in UEFA Champions League, essendo un club di valore mondiale“. Ha sottolineato l’importanza di un lavoro collettivo, definendo fondamentale “essere un blocco unico, remare nella stessa direzione con professionalità”. Sul mercato, il tecnico non ha voluto sbilanciarsi, rimandando le scelte al direttore sportivo Igli Tare, e ha parlato con rispetto del recente addio di Theo Hernandez, dicendo che “ha fatto le sue scelte, gli auguro il meglio”.
Allegri tra passato e presente: tattica e ambizioni
L’allenatore ha raccontato il proprio percorso, sottolineando come la sua esperienza sia cresciuta nel tempo, dai quattro anni con il primo Milan di Berlusconi e Galliani, fino alle otto stagioni alla Juventus, arricchite da cinque scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia di fila e due finali di Champions League.
Sul piano tattico, Allegri predilige moduli offensivi come il 4-3-3, con flessibilità per adattarsi alle caratteristiche della rosa. Ha confermato che Maignan sarà capitano e Leao vice, definendo quest’ultimo “un giocatore straordinario” e puntando a far emergere in lui “quel qualcosa in più” in questa fase di maturità. Sul centrocampo ha espresso fiducia nei nuovi innesti come Modric, Ricci, Loftus-Cheek e Fofana, e nel consolidamento di un reparto che dovrà supportare al meglio l’attacco.
Il tecnico ha ribadito che “non servirà una rivoluzione”, ma un lavoro costante e mirato a costruire una squadra competitiva già per la prima partita ufficiale di Coppa Italia il 17 agosto. Ha inoltre sottolineato che il Milan dovrà viaggiare “alla giusta velocità di crociera per fare i punti necessari”.
Chi è Massimiliano Allegri: un palmarès da record nel calcio italiano
Nato a Livorno nel 1967, Massimiliano Allegri ha alle spalle una carriera da centrocampista in Serie A con diverse squadre tra cui Pisa, Pescara, Cagliari, Perugia e Napoli. Dopo il ritiro nel 2003, ha iniziato subito l’attività di allenatore, ottenendo la prima promozione in Serie B con il Sassuolo nel 2008.
Dal 2010 al 2014 ha guidato il Milan vincendo uno scudetto e una Supercoppa italiana. Il momento di maggior successo è arrivato con la Juventus, dove ha conquistato 11 titoli tra cui 5 campionati consecutivi, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe, oltre a raggiungere due finali di Champions League. Nel triennio 2021-2024 ha fatto ritorno alla Juventus vincendo un’ulteriore Coppa Italia nel 2024. Nel 2025 è tornato al Milan, pronto a scrivere un nuovo capitolo.
Allegri è noto anche per le sue doti tattiche e la capacità di leggere la partita in corso, oltre che per aver coniato l’espressione “corto muso”, usata per descrivere vittorie di misura, diventata un neologismo nel calcio italiano. Il suo approccio si basa su un calcio pragmatico, ma attento alla tecnica individuale e alla gestione mentale della squadra.






