Torino, 30 ottobre 2025 – Ufficiale: inizia oggi la nuova era di Luciano Spalletti alla Juventus. Il tecnico ha fatto il suo ingresso alla Continassa, quartier generale bianconero, dove ha firmato il contratto che lo legherà al club almeno fino a giugno. L’obiettivo condiviso è far scattare la clausola di rinnovo, legata alla qualificazione in Champions League. Spalletti è arrivato in auto insieme al suo vice, Marco Domenichini, e nel suo staff entrerà anche Giovanni Martusciello, già alla Juve con Sarri e con lui anche all’Inter. Dopo la firma, il nuovo allenatore si è concesso ai tifosi per foto, autografi e qualche sorriso. Così prende il via la sua avventura in bianconero.
Luciano Spalletti, un tecnico capace di adattarsi
Come giocherà la Juventus di Luciano Spalletti? Osservando il passato del tecnico, si può ipotizzare un calcio verticale e relazionale, con moduli variabili tra difesa a tre o a quattro. Nella sua carriera Spalletti ha sempre mostrato grande flessibilità: le sue squadre propongono un gioco piacevole ma mai identico. Alla Roma alternava i due sistemi difensivi, mentre con Inter e Napoli ha privilegiato la linea a quattro.
Anche in Nazionale ha alternato entrambe le soluzioni. Alla Juventus, l’idea di base dovrebbe essere il 4-2-3-1 o il 4-3-3, in attesa del rientro di Bremer e Cabal. Non è escluso che, dopo qualche allenamento, il tecnico parta dal modulo già collaudato in passato per il debutto contro la Cremonese.
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Testa e regia: due nodi chiave
Spalletti ha sempre dato grande importanza all’approccio mentale e al ruolo del regista, il suo “ambasciatore” in campo. David Pizarro, Pjanic, Brozovic e Lobotka sono esempi di giocatori cresciuti con lui. Alla Juventus il compito spetterà a Locatelli, lo stesso che Spalletti aveva escluso dall’ultimo Europeo non per mancanza di stima, ma perché ritenuto “un po’ troppo conservativo per l’evoluzione del ruolo”.
Sarà interessante vedere se la percezione sia cambiata, anche considerando che alla Roma Spalletti affidava quel ruolo a De Rossi, simile a Locatelli per caratteristiche.

Un centrocampo di inserimento
Che sia 4-2-3-1 o 4-3-3, il centrocampo sarà il fulcro del gioco. Nel primo caso, Locatelli e Thuram saranno i punti fermi, mentre nel secondo l’ex Milan agirà davanti alla difesa con Thuram e Koopmeiners mezzali. Proprio l’olandese, già stimato da Spalletti ai tempi del Napoli, potrebbe essere tra i più avvantaggiati dal cambio di guida tecnica. Da tenere d’occhio anche McKennie: nonostante la condizione altalenante, i suoi inserimenti restano una risorsa importante.
In attacco si riparte da Yildiz
L’unico punto fermo del reparto offensivo è Yildiz. Il turco partirà da sinistra nel tridente con Conceicao a destra e Vlahovic al centro, favorito su David e Openda. Il serbo, reduce da una buona prova contro l’Udinese, sembra in vantaggio nelle gerarchie. La Juventus dispone di pochi esterni — solo tre per due ruoli — perciò il turnover sarà inevitabile. Zhegrova resta un’incognita, e i primi indizi sul nuovo assetto offensivo si vedranno già domenica sera nella sfida dello Zini contro la Cremonese per la prima di Luciano Spalletti.






