Il Comitato Esecutivo della UEFA, riunitosi lo scorso giovedì a Tirana, ha introdotto una modifica significativa al regolamento delle competizioni per club maschili. A partire dalla stagione 2025/26 sarà infatti possibile effettuare una sostituzione temporanea di un massimo di un giocatore di movimento colpito da infortunio o malattia di lunga durata, fino alla 6ª giornata della fase a gironi. La misura, spiega la UEFA, nasce dall’esigenza di “evitare che le liste dei convocati vengano ridotte ingiustamente e di tutelare i giocatori da un eccessivo carico di lavoro”.
Cosa si intende per infortunio di lunga durata
Il regolamento chiarisce i criteri: un infortunio o una malattia vengono considerati “di lunga durata” se costringono un giocatore a rimanere fermo per almeno 60 giorni consecutivi. Anche se il recupero avviene prima, l’atleta non potrà comunque essere reinserito nelle competizioni UEFA fino alla scadenza di tale periodo minimo. Questo garantisce una gestione chiara e uniforme delle tempistiche, evitando pressioni per un rientro anticipato.
Quote e vincoli regolamentari
In caso di sostituzione, dovranno essere rispettati i requisiti relativi ai calciatori formati nel club o nella federazione nazionale. In altre parole, se l’infortunato rientra tra i giocatori “homegrown”, anche il sostituto dovrà rientrare in questa categoria, preservando così le quote previste dal regolamento UEFA.
La documentazione medica
Ogni club che intende sfruttare questa nuova possibilità dovrà presentare alla UEFA un dossier medico ufficiale, redatto in una delle lingue riconosciute dall’organizzazione. L’organo calcistico europeo si riserva inoltre la facoltà di richiedere un ulteriore controllo da parte di un medico indipendente nominato direttamente dall’UEFA, con spese a carico della società richiedente.
Il ritorno del titolare
Una volta ristabilito, il giocatore originariamente sostituito potrà essere reinserito nella lista, obbligando il club a rimuovere l’eventuale sostituto. Il rientro dovrà essere comunicato almeno 24 ore prima della successiva gara ufficiale.
Con questa novità regolamentare, la UEFA punta a bilanciare tutela della salute, rispetto delle rose e integrità delle competizioni, introducendo una misura che potrebbe alleggerire le pressioni sui club e proteggere i calciatori in un calendario sempre più fitto.






