Roma, 31 agosto 2025 – In occasione del debutto stagionale della SS Lazio allo Stadio Olimpico contro l’Hellas Verona, si è tenuto un imponente corteo di protesta promosso dagli Ultras Lazio, il gruppo organizzato del tifo biancoceleste. Circa diecimila tifosi hanno sfilato pacificamente per le vie limitrofe allo stadio, esprimendo il proprio dissenso nei confronti della proprietà e del presidente Claudio Lotito.
La protesta degli Ultras Lazio: un dissenso sempre più profondo

La manifestazione è stata organizzata subito dopo la diffusione del comunicato della società che annunciava il superamento dei 29mila abbonati per la stagione, una notizia che non ha trovato alcun consenso tra i sostenitori della Lazio. Il corteo è partito da Ponte Milvio per raggiungere la Curva Nord, cuore pulsante del tifo laziale, e si è svolto in un clima di pacifica contestazione.
La scintilla che ha riacceso la protesta è stata la lettera di ringraziamento inviata dal presidente Lotito, che gli Ultras hanno giudicato inaccettabile. Nel comunicato di risposta al patron biancoceleste, il gruppo organizzato ha sottolineato come la rottura tra tifosi e società sia ormai insanabile. Il malcontento è alimentato da una serie di fattori, tra cui il blocco del mercato, il silenzio della società sulle difficoltà economiche espresse dall’allenatore Maurizio Sarri e la prima sconfitta stagionale subita a Como, che ha evidenziato i limiti della squadra.
Situazione economica e sportiva in bilico
La preoccupazione dei tifosi è ulteriormente cresciuta per via dei misteriosi rialzi in borsa del titolo SS Lazio e delle difficoltà nel trovare uno sponsor importante. Questi elementi suggeriscono un quadro societario fragile che potrebbe impedire investimenti significativi nel prossimo mercato invernale, necessario per rinforzare la rosa e mantenere alte le ambizioni europee.
Il tecnico Maurizio Sarri, nella conferenza stampa pre-gara, non ha nascosto il proprio disappunto per la situazione strutturale della società, dichiarando: “Se questa squadra non è adatta a me, ha sbagliato chi mi ha chiamato”. Le sue parole hanno ulteriormente acceso il clima di tensione, ma allo stesso tempo hanno ricevuto il sostegno della tifoseria, che ha manifestato il proprio attaccamento con lo striscione: “Se i laziali sono uniti, non saranno mai sconfitti“.
Il corteo e i cori contro il presidente Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani accompagneranno la squadra per tutta la stagione, fino al mercato di gennaio, che sarà fondamentale per il futuro della Lazio. Gli Ultras hanno ribadito con forza che il 2025/26 sarà “un anno da laziali”, sottolineando la volontà della tifoseria di non arrendersi nonostante le difficoltà.
La protesta di oggi si inserisce in un contesto di crescente tensione tra la società e la base dei tifosi, che vedono in Claudio Lotito non solo il presidente della squadra, ma anche una figura politica di rilievo, essendo senatore della Repubblica Italiana dal 2022 e membro di Forza Italia, con numerosi incarichi parlamentari. La sua gestione, iniziata nel 2004, ha portato a vittorie importanti ma anche a divisioni profonde con la tifoseria, che oggi si manifesta con forza davanti a un Olimpico gremito e carico di aspettative.
Fonte: Davide Di Carlo - SS Lazio, circa 10mila tifosi sfilano contro Lotito: "Se uniti non saremo mai sconfitti"






