Firenze, 1° novembre 2025 – Daniele Pradè non è più il direttore sportivo della Fiorentina. La società gigliata ha ufficializzato oggi la fine del rapporto con il dirigente romano, che durava dal 2019 sotto la guida del presidente italo-americano Rocco Commisso. La decisione è stata presa di comune accordo e comunicata tramite una nota ufficiale del club.
L’addio consensuale di Pradè alla Fiorentina
L’interruzione del legame professionale tra la Fiorentina e Pradè, 58 anni, è stata definita consensuale. Nel comunicato si legge che “la Società, a partire dal presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine, insieme al direttore generale Alessandro Ferrari, ringraziano sentitamente il direttore per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità. A Daniele auguriamo, con grande stima e affetto, tutto il meglio per il suo futuro”.

Pradè, originario di Roma, aveva già lavorato per la viola dal 2012 al 2016, prima di fare ritorno a Firenze nel 2019. Nel corso di questi anni ha contribuito a costruire diverse squadre, portando giocatori di rilievo come Franck Ribéry, Mohamed Salah e Moise Kean. Nel corso della sua carriera sportiva, iniziata nei primi anni 2000 con la Roma, ha rivestito ruoli di rilievo in diversi club come Sampdoria e Udinese, prima di tornare definitivamente alla Fiorentina.
Il ruolo di Pradè e i successi in carriera
Daniele Pradè è stato una figura centrale nel calcio italiano degli ultimi due decenni, noto per le sue capacità nel mercato e la gestione tecnica delle squadre. Alla Roma, tra il 2004 e il 2011, ha contribuito a importanti successi, come la scelta di Luciano Spalletti come allenatore, che portò a vittorie significative tra cui due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. A Firenze, il suo lavoro ha permesso alla Fiorentina di competere stabilmente in Serie A e di rinforzare la rosa con acquisti di qualità e operazioni di mercato importanti.
La società viola ha ringraziato Pradè per la dedizione e la professionalità dimostrate in questi anni, sottolineando come il rapporto si chiuda in maniera serena e rispettosa. Restano ora da definire i prossimi passi della dirigenza viola per sostituire il direttore sportivo uscente.






