Ieri sera all’Inalpi Arena di Torino è andato in scena lo spettacolo della Kings League: è stato un trionfo per il calcio dei social
Prima è arrivata la Youtuber League – con i più nostalgici che ricorderanno sicuramente i Derby degli Youtuber –, che ha avuto il merito di avvicinare i ragazzi a un tipo di calcio nuovo, più social. Poi è stato il turno della Goat League, che ha definitivamente cambiato il paradigma di questo sport sul web in Italia, aprendo la strada – anche attraverso il regolamento – a quella che oggi è, senza ombra di dubbio, la competizione regina di questo nuovo mondo: la Kings League. E proprio ieri sera, all’Inalpi Arena di Torino, sono andate in scena le Kings League European Finals, un evento che ha attirato tantissime persone di tutte le età, le quali hanno potuto vivere un’esperienze unica e – ci permettiamo di “esagerare” – storica. Ma è un successo temporaneo o il calcio sta, ormai, andando in questa direzione?
Kings League: un nuovo modo di intendere il calcio o una moda passeggera?
Oltre undicimila persone (11.592 per la precisione), tutto esaurito e un entusiasmo palpabile sugli spalti: le finali della Kings League Italia, Francia e Spagna, andate in scena ieri sera all’Inalpi Arena, hanno messo nero su bianco una verità ormai evidente. Il format creato da Gerard Piqué, ex leggenda del Barcellona, ha conquistato anche l’Italia, confermandosi come il nuovo fenomeno sportivo e mediatico del panorama europeo e non solo.
Un successo travolgente, dentro e fuori dal campo. Le tre finali – una per ciascun Paese – hanno incoronato i rispettivi campioni: in Italia, a trionfare sono stati i TRM, che hanno dominato senza troppi affanni gli Zeta, chiudendo con un perentorio 10-2. A sollevare la coppa è stato Marza, presidente del team, accolto da cori e tamburi in uno spettacolo degno delle grandi notti europee. Accanto a loro, a festeggiare sotto il cielo di Torino, anche gli Ultimate Mostoles per la Spagna e i PanamAllStarz per la Francia.
L’Italia sarà protagonista anche alla Kings World Cup Clubs
L’evento di Torino ha segnato la chiusura della prima storica edizione della Kings League Italia, ma lo sguardo è già rivolto al prossimo capitolo: dal primo al 14 giugno, a Parigi, si disputerà la Kings World Cup Clubs 2025, che vedrà l’Italia rappresentata da ben quattro squadre: TRM, Zeta, Gear 7 e Boomers.
Ma la domanda che rimbalza tra addetti ai lavori e tifosi è inevitabile: la Kings League è un fenomeno destinato a durare o un fuoco di paglia pronto a spegnersi sotto il peso della novità?
Un entusiasmo difficile da ignorare
Chi ieri sera era presente sugli spalti dell’Inalpi Arena ha trovato una risposta, seppur parziale, a questo interrogativo. L’atmosfera era elettrica: tamburi, cori da stadio, magliette ufficiali dei club, famiglie e giovani tifosi coinvolti in prima persona. E non si è trattato solo di una festa per bambini. L’affetto per queste squadre – che fino a pochi mesi fa nemmeno esistevano – è la prova più concreta che la passione calcistica non è razionale e può nascere in nuove forme.
Non è un caso che alla Kings League abbiano già aderito ex calciatori, volti noti e influencer di primo piano. Da Claudio Marchisio a Leonardo Bonucci, passando per Ciccio Caputo, tanti hanno deciso di sposare il progetto, non come semplice intrattenimento, ma come nuovo paradigma sportivo. Un format capace di coniugare show, sport e social, e che – per molti – rappresenta l’evoluzione inevitabile del calcio nell’era digitale.
Una nuova idea di calcio
In un mondo in cui tutto va di fretta – può non piacere, ma ormai non si può tornare indietro –, i contenuti devono essere rapidi e accattivanti, e il coinvolgimento del pubblico è sempre più centrale, la Kings League non è solo un’alternativa al calcio tradizionale: è una proposta strutturata, seria e sorprendentemente efficace.
Il futuro? Difficile da prevedere, ma una cosa è certa: ieri sera a Torino è successo qualcosa che il calcio tradizionale non può più ignorare. E se questo è solo l’inizio, sarà interessante vedere dove porterà questa nuova rivoluzione.