Roma, 15 giugno 2025 – È finalmente ufficiale: Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. Dopo l’addio di Luciano Spalletti, il tecnico calabrese, 47 anni, prende in mano le redini degli azzurri con l’obiettivo di guidare l’Italia verso la qualificazione e la partecipazione al Mondiale 2026. La presentazione ufficiale di Gattuso si terrà giovedì 19 giugno presso l’Hotel Parco dei Principi di Roma, alle ore 11.
Gattuso al timone della Nazionale: un ritorno alle origini
Gattuso, soprannominato “Ringhio” per la sua grinta e determinazione in campo, è un simbolo del calcio italiano. La sua carriera da centrocampista è stata caratterizzata da 13 stagioni al Milan, club con cui ha conquistato titoli prestigiosi come due Scudetti (2003-2004, 2010-2011), due UEFA Champions League (2002-2003, 2006-2007) e numerose altre coppe nazionali e internazionali. Con la maglia azzurra, Gattuso ha partecipato a tre Campionati del Mondo (2002, 2006, 2010), aggiudicandosi il titolo iridato nel 2006 in Germania, e a due Campionati Europei (2004, 2008).
Il suo approccio come allenatore riflette la stessa intensità mostrata in campo: predilige un calcio organizzato, basato su un modulo 4-2-3-1, che combina possesso palla, costruzione dal basso e grande aggressività in fase difensiva. Dopo esperienze in club europei come Milan, Napoli, Valencia, Marsiglia e Hajduk Spalato, dove ha dimostrato una crescita costante nella gestione tecnica e tattica, Gattuso è ora pronto a riportare queste qualità sulla panchina della Nazionale.
Le parole di Gravina: “L’azzurro è una seconda pelle per Gattuso”
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha espresso grande entusiasmo per la nomina del tecnico calabrese. “Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale”, ha dichiarato Gravina durante la presentazione. “Condividiamo un progetto ambizioso di sviluppo del calcio italiano, dove la maglia azzurra riveste un ruolo centrale e strategico. Ringrazio Gattuso per la sua totale dedizione e disponibilità ad accettare questa sfida”.
Questa dichiarazione sottolinea non solo l’importanza tecnica del nuovo ct, ma anche la sua profonda connessione emotiva con la maglia azzurra, elemento chiave per affrontare con successo le difficili qualificazioni mondiali.
Il percorso e le sfide per Gattuso sulla panchina azzurra
Gattuso subentra a Luciano Spalletti, che ha guidato l’Italia durante la fase finale del Campionato Europeo 2024, ottenendo risultati che hanno consolidato la solidità della squadra ma non sono bastati per raggiungere la qualificazione diretta ai prossimi Mondiali. Spalletti, allenatore esperto e pluripremiato con club italiani e russi, ha lasciato un’eredità importante, ma ora tocca a Gattuso rilanciare la Nazionale.
Il tecnico debutterà ufficialmente il 5 settembre 2025 nella partita casalinga contro l’Estonia, a Bergamo, match che segnerà l’inizio delle qualificazioni per il Mondiale 2026. La sfida per Gattuso sarà quella di ricostruire un gruppo competitivo, integrando giovani talenti con giocatori più esperti, e di imprimere un’identità di gioco che possa esaltare le caratteristiche della squadra.
Profilo e caratteristiche tecniche di Gattuso: dal campo alla panchina
La carriera di Gennaro Gattuso è stata segnata da una forte leadership e da una personalità combattiva. In campo era noto per la sua capacità di rompere il gioco avversario con tackle precisi e per il suo instancabile lavoro a centrocampo. Nonostante non fosse il giocatore più tecnico, il suo carisma e la sua determinazione lo hanno reso un capitano naturale e un punto di riferimento per i compagni.
Come allenatore, Gattuso ha adottato uno stile tattico basato sul 4-2-3-1, modulando spesso la squadra per garantire equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Le sue esperienze con club come Milan e Napoli hanno evidenziato la sua capacità di gestire pressioni importanti e di ottenere risultati significativi, come la vittoria della Coppa Italia 2019-2020 con il Napoli.
Le tappe salienti della carriera di Gattuso
Nato a Corigliano Calabro il 9 gennaio 1978, Gattuso ha mosso i primi passi nel calcio professionistico con il Perugia in Serie B e Serie A, per poi vivere una breve esperienza in Scozia con i Rangers. Nel 1999 è arrivato al Milan, dove ha raggiunto l’apice della carriera da giocatore, vincendo titoli nazionali e internazionali e diventando un simbolo per i tifosi rossoneri.
Dopo il ritiro nel 2013, Gattuso ha iniziato la carriera da allenatore, con esperienze in Serie B, in Grecia, in Francia e in Croazia, crescendo fino a raggiungere livelli importanti nel calcio europeo. Nel 2025, la sua nomina a ct dell’Italia rappresenta un riconoscimento alla sua competenza e al suo legame profondo con il calcio italiano.
Con Gattuso al comando, la Nazionale italiana si prepara ad affrontare una nuova era, forte di un tecnico che incarna lo spirito combattivo e l’identità del calcio azzurro, pronto a guidare gli azzurri verso traguardi importanti nel panorama internazionale.