Milano, 15 novembre 2025 – A pochi giorni dalla sfida decisiva contro la Norvegia per i playoff mondiali, il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio Gennaro Gattuso si è presentato in conferenza stampa per rispondere a diverse questioni, tra cui le critiche ricevute dopo l’ultima partita e le difficoltà legate al calendario calcistico.

Gattuso: “9-0 alla Norvegia? Impensabile ma mai dire mai”
Il ct azzurro ha definito la possibilità di un risultato come un ipotetico 9-0 contro la Norvegia “impensabile”, pur non escludendola categoricamente: “Sappiamo cosa vogliono fare, sono bravi a tenere compatto il blocco difensivo e poi all’improvviso ti possono fare male” ha spiegato Gattuso, sottolineando la forza e la compattezza della squadra scandinava. La Norvegia è infatti una nazionale che ha dimostrato “grandissime qualità tecniche, fisiche e mentali”. Per il tecnico italiano, domani si giocherà “l’orgoglio” contro una squadra che già sei mesi fa ha creato non pochi problemi all’Italia. Gattuso ha aggiunto che servirà usare bene la testa per cercare di vincere la partita.
Impossibile spostare la Serie A per i playoff
Sull’eventualità di posticipare le partite di Serie A per agevolare la Nazionale durante i playoff, Gattuso è stato chiaro: “Possiamo farci poco. Il presidente lavora molto, ma miracoli non li può fare una persona sola”. Per il ct, spostare i match di campionato è quasi impossibile, anche se si spera in una o due finestre temporali per poter avere a disposizione i calciatori convocati. Sul formato delle competizioni, Gattuso ha evitato di esprimersi ulteriormente, affermando che sarebbe opportuno che il presidente della Federcalcio si pronunciasse in merito.
Fischi e minacce: Gattuso replica a La Russa
Al centro della conferenza anche una risposta alle dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, riguardo ai fischi ricevuti da Gattuso. Il ct ha detto: “Rispetto quello che dice La Russa, ma non so dove fosse quella sera, sicuramente non era allo stadio e non l’ha vista nemmeno in tv”. Gattuso ha descritto un clima molto più grave dei semplici fischi, con “gente che augurava la morte” e minacce rivolte a lui e allo staff, anche con riferimenti a Coverciano. Pur riconoscendo che i fischi vanno accettati, ha sottolineato che “non erano fischi, erano molto più gravi e non si potevano accettare”.






