Finale di Coppa Italia femminile, Boattin (Juventus Women): “Trofeo vinto in pullman venendo a Como”
La capitana delle bianconere, nel post-partita, commenta ai nostri microfoni la vittoria per 4 a 0 contro la Roma maturata nel match disputato allo stadio ‘Giuseppe Sinigaglia’ di Como e che è valsa il ‘double’, l’accoppiata Scudetto-Coppa Italia
Calcio (Como). “Sicuramente l’emozione di alzare un trofeo è sempre la stessa, ma quando poi vinci hai sempre voglia di continuare a vincere. Lo dicevamo prima, quanto bello è vincere. Ti viene voglia di giocare una finale anche domani per alzare un altro trofeo. Quindi l’emozione è sempre la stessa, come ogni trofeo. La mia stagione è iniziata un po’ in salita con l’infortunio e alla fine penso che sia andata sempre in salita. Poi alla fine in una squadra così era anche facile ad un certo punto entrare dentro alle dinamiche. Siamo un gruppo fortissimo e adesso mi sento bene”. Così la capitana delle Juventus Women, Lisa Boattin, commentando nel post-partita ai nostri microfoni la vittoria per 4 a 0 contro la Roma maturata nel match disputato allo stadio ‘Giuseppe Sinigaglia’ di Como e che è valsa il ‘double’, l’accoppiata Scudetto-Coppa Italia. Un trofeo tanto desiderato, come sottolineato ed evidenziato dalla calciatrice bianconera classe 1997 che aggiunge: “Secondo me questo trofeo lo abbiamo vinto in pullman venendo qua a Como, io ho respirato un’atmosfera forte tra di noi. Abbiamo cantato l’inno prima di scendere, come facciamo sempre. Sono cose che senti e volevamo tanto questo trofeo perché volevamo chiudere bene la stagione. Gli ultimi risultati, anche dopo che abbiamo vinto lo Scudetto, non sono stati bellissimi. Siamo la Juve e quindi dobbiamo sempre giocare per vincere. Oggi volevamo questo trofeo per chiudere in bellezza questa stagione, che per noi è stata molto importante, e riportare la Coppa a Torino. Credo che l’atteggiamento che abbiamo avuto nel primo tempo abbia fatto la differenza. La volevamo vincere”. Dopo lo Scudetto, in casa Juve arriva anche la Coppa Italia che si aggiunge ai trofei esposti nella bacheca bianconera. Ma quanto è stato importante il binomio e l’equilibrio tra i festeggiamenti post successo in campionato e il ‘cuscinetto’ di tempo per riposare e preparare al meglio la partita? “Diciamo che abbiamo anche festeggiato un po’ dopo lo Scudetto, però sono state due settimane importanti per preparare questa partita perché giocare una finale vuol dire che si ha l’opportunità di portare a casa un trofeo e un trofeo rimane nella storia – rivela e spiega Boattin -. Quindi dovevamo assolutamente portarlo a casa, perché quest’anno non abbiamo giocato la Supercoppa ed è solo colpa nostra perché l’anno scorso non abbiamo fatto un’ottima stagione. Quindi quest’anno i trofei in palio nelle competizioni a cui abbiamo partecipato volevamo portarli a casa. Volevamo chiudere bene la stagione e lo abbiamo fatto. Siamo la Juve e vogliamo vincere in ogni competizione a cui partecipiamo”. E sulla spinta e il grande supporto dei tifosi, presenti numerosi allo stadio Sinigaglia di Como per seguire la finale, la capitana bianconera racconta: “Oggi è stato bellissimo, è stata realizzata una bellissima coreografia e lo stadio era quasi pieno. È stato veramente bello entrare in campo e vedere la coreografia, insieme a tutti i tifosi che ci sostengono. Erano veramente tanti e sicuramente loro ci hanno dato una grossa mano. Quando senti una spinta da fuori ti aiuta a dare di più”. La fascia da capitano al braccio: quanto pesa in partite secche e importanti, come una finale di Coppa Italia? “Indossare la fascia da capitano della Juventus è un orgoglio, soprattutto per me che sono pure una tifosa juventina – conclude Boattin -. L’ha indossata anche Sara (Gama, ndr) per tanti anni, è una responsabilità importante e chi la indossa cerca di portarla con orgoglio. Però è bello alzare un trofeo, indipendentemente dalla fascia, quindi oggi eravamo tutti capitani in campo”. (Luca Piludu/alanews)