Nottingham, 10 settembre 2025 – David Coote, ex arbitro di Premier League, è stato formalmente accusato dalla polizia di Nottinghamshire di aver realizzato un video indecente di un minore. La notizia, confermata ufficialmente dalle autorità locali, ha destato grande scalpore nel mondo del calcio e oltre.
L’accusa e il procedimento giudiziario
Coote, 43 anni, originario di Collingham, è atteso domani, 11 settembre, al Tribunale di Nottingham per rispondere del reato classificato come “Categoria A”, la più grave tra le accuse relative a reati di natura sessuale su minori. L’incriminazione deriva da un file video recuperato dagli agenti nel febbraio 2025. Attualmente, l’ex arbitro è sottoposto a libertà condizionata in attesa dell’udienza.
Carriera e contesto personale di David Coote
David Coote, noto per la sua lunga carriera arbitrale, iniziata a soli sedici anni, ha raggiunto l’apice dirigendo partite di Premier League dal 2018 e importanti finali come quella della EFL Cup nel 2023. È stato inoltre selezionato come VAR per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e per il Campionato Europeo UEFA 2024 in Germania, incarichi che testimoniano la sua reputazione professionale prima dello scandalo.
Tuttavia, negli ultimi anni Coote era finito sotto i riflettori per motivi controversi, inclusa la sospensione dopo la diffusione di video privati in cui appariva in stato di alterazione e rivolgeva insulti al tecnico Jürgen Klopp. In un’intervista rilasciata successivamente, aveva fatto coming out dichiarando la propria omosessualità, ammettendo di aver vissuto con timore la rivelazione in un ambiente percepito come machista.
Implicazioni e sviluppi futuri
L’accusa di produzione di materiale pedopornografico rappresenta un grave colpo alla figura pubblica di Coote e potrebbe avere pesanti ripercussioni legali e personali. Il caso è seguito con attenzione dalle autorità, che nei prossimi giorni potrebbero fornire ulteriori dettagli sull’indagine e sulle prove raccolte.
Resta alta l’attenzione sui temi della tutela dei minori e della responsabilità morale e legale di personaggi pubblici, soprattutto in ambiti come quello sportivo, dove la fiducia del pubblico è fondamentale.






