Firenze, 22 agosto 2025 – La Fiorentina si presenta con una prestazione convincente nella gara d’andata dei playoff di Conference League, imponendosi per 3-0 contro il Polissya sul campo neutro di Presov, in Slovacchia. La squadra di Stefano Pioli ha mostrato sprazzi di grande qualità nonostante l’inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Moise Kean, protagonista iniziale della partita.
Kean protagonista e poi espulso: la partita si accende subito
La Fiorentina parte subito forte e al minuto 8 arriva il gol che sblocca l’incontro: Kean si fa valere con una serpentina sulla sinistra, salta due avversari e calcia potente, costringendo il portiere ucraino Kudryk a un autogol fortuito. Il vantaggio viola premia l’intensità della squadra e la capacità di sfruttare le occasioni nei primi minuti. Nei minuti successivi, la formazione di Pioli mantiene il ritmo alto, ma al 23’ è De Gea a salvare i suoi con un intervento miracoloso su un colpo di testa di Filippov.
La seconda rete giunge al 32’ con un sinistro chirurgico di Robin Gosens, che conferma la supremazia della Fiorentina. Prima dell’intervallo, però, arriva un momento di tensione: Kean reagisce a un fallo di Sarapii con una gomitata e viene espulso, lasciando i viola in dieci per tutta la ripresa. L’arbitro sorprendentemente non punisce l’avversario, che aveva tirato i capelli a Kean. L’intervallo si chiude con la Fiorentina in vantaggio ma con un uomo in meno.
Gestione tattica di Pioli e tris di Gudmundsson
Nonostante l’inferiorità numerica, Pioli non cambia assetto tattico all’inizio del secondo tempo, dimostrando fiducia nei propri uomini. La Fiorentina continua a fare la partita e al 68’ arriva il gol che chiude i conti: su assist di Ndour, Gudmundsson firma il 3-0 con un tocco preciso. Poco dopo, l’islandese lascia spazio a Edin Dzeko, che fa così il suo esordio ufficiale con la maglia viola.
La partita scorre senza ulteriori cambi di risultato, con la Fiorentina che controlla e il Polissya che prova a rendersi pericoloso soprattutto con Haiduchyk, ma la retroguardia gigliata e il portiere De Gea rispondono sempre presenti. La gara si conclude senza altre emozioni, con il passaggio del turno praticamente in cassaforte in vista del ritorno previsto il 28 agosto al Mapei Stadium di Reggio Emilia, scelto come sede alternativa in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi.
Fiorentina: un club tra tradizione e ambizioni europee
L’ACF Fiorentina, società storica fondata nel 1926 a Firenze, continua a rappresentare una delle realtà più importanti del calcio italiano. Con il suo caratteristico colore viola, la squadra è da sempre un punto di riferimento per la città e per i tifosi, noti come i Gigliati. Il club, attualmente guidato dall’allenatore Stefano Pioli e presieduto dall’imprenditore italo-americano Rocco Commisso, milita stabilmente in Serie A e ha un palmarès prestigioso che include due scudetti, sei Coppe Italia e una Supercoppa italiana.
La Fiorentina è inoltre la prima squadra italiana ad aver vinto una competizione UEFA, la Coppa delle Coppe nel 1960-1961, e tra i pochi club che hanno disputato le finali delle principali competizioni europee, incluso il recente doppio accesso alle finali di UEFA Europa Conference League nel 2023 e 2024. La società gioca le partite casalinghe nello storico stadio Artemio Franchi, che attualmente è in fase di ristrutturazione, motivo per cui il club sfrutterà il Mapei Stadium per le partite europee di questo periodo.
In questa stagione la Fiorentina punta a consolidare la sua presenza nelle competizioni continentali, forte di un mix tra giovani talenti e giocatori esperti come Dzeko e Gosens, e con la guida tecnica di Pioli che ha dimostrato capacità di gestione anche in situazioni difficili come quella del match contro il Polissya.






