Antonio Cassano non tradisce mai il suo personaggio. Nel corso della puntata del 20 ottobre di Viva el Futbol — la trasmissione che conduce insieme a Ventola e Adani su YouTube e Twitch — l’ex talento di Bari Vecchia ha scagliato l’ennesimo attacco frontale contro il Milan e in particolare contro Rafael Leao, al termine della vittoria dei rossoneri contro la Fiorentina.
Con il suo tono diretto e provocatorio, Cassano ha messo in discussione la solidità della squadra di Pioli e la reale forza dei singoli, a partire dal numero 10 portoghese, spesso al centro delle sue critiche.
“Il Milan non convince: ultime tre partite inguardabili”
“Padre tempo è arrivato per Mourinho, arriverà anche per Allegri”, ha esordito Cassano, lanciando la sua previsione polemica. “Lo dico oggi che il Milan è primo in classifica: farà fatica ad arrivare tra le prime quattro. Se ci riesce, diranno che ha fatto un miracolo”.
L’ex attaccante, mai tenero con i tecnici e le big di Serie A, ha poi rincarato la dose: “Qualcuno mi deve spiegare se il Milan è davvero meritatamente lì. Le ultime tre prestazioni sono inguardabili, e nessuno può dirmi il contrario”.
Parole dure che hanno subito acceso la chat del programma e i social, con molti tifosi rossoneri pronti a difendere la squadra e altri che, invece, hanno riconosciuto un calo di brillantezza nelle ultime settimane.
Cassano, del resto, non è nuovo a questi affondi. Da mesi sostiene che il Milan giochi “un calcio prevedibile e povero di idee”, indipendentemente dai risultati.
Cassano: “Leao è scarso e sopravvalutato: si crede Ronaldinho”
Come spesso accade, la parte più esplosiva del suo intervento è stata quella dedicata a Rafael Leao, bersaglio fisso delle sue invettive.
“Leao è un giocatore scarso, non sa giocare — ha detto Cassano —. Incespica, cade da solo, ma si atteggia, vuole sembrare una star e si crede Ronaldinho. È stato impalpabile e irriconoscibile. La stampa lo mette sul piedistallo ma per me resta un giocatore sopravvalutato”.

Il tono si è fatto ancora più acceso: “Non ce l’ho con lui, ma mi dà tremendamente fastidio come viene trattato. Allegri è scarso e Leao sopravvalutato: se il Milan vincerà lo scudetto, non cambierò idea neanche se giocheranno di m***a”.
Un attacco senza filtri che ha immediatamente scatenato il dibattito online.
Tra chi accusa Cassano di voler “fare rumore a tutti i costi” e chi apprezza la sua schiettezza, Fantantonio si conferma ancora una volta uno dei personaggi più divisivi del panorama calcistico italiano.
Cassano e la sua crociata contro i “protetti” del calcio
Le parole dell’ex giocatore si inseriscono in un filone ormai ricorrente: Cassano ha più volte dichiarato di voler “dire ciò che tutti pensano ma non hanno il coraggio di dire”.
Leao, Allegri, Mourinho — i bersagli sono sempre gli stessi. Dietro la verve e l’ironia, c’è però un punto fermo: Cassano non sopporta il calcio “di immagine”, quello fatto di narrativa più che di sostanza.
Che lo si ami o lo si detesti, Cassano resta una voce libera, scomoda e imprevedibile, capace di trasformare ogni puntata di Viva el Futbol in un evento virale. E a giudicare dalle visualizzazioni, il pubblico — anche quello che non lo sopporta — continua a seguirlo.






