Etica, salute, sostenibilità. Il numero di atleti che scelgono una dieta vegana o completamente plant-based è in costante aumento. Anche nel calcio, sport in cui ogni dettaglio può fare la differenza tra una vittoria e un infortunio, il cibo diventa sempre più strategico. Non si tratta solo di mode, ma di scelte consapevoli, in alcuni casi radicali, che coinvolgono sempre più campioni di alto livello.
L’idea che un calciatore possa rinunciare a carne, pesce, latticini e uova sembrava un tempo impensabile. Oggi invece è realtà. E a dimostrarlo ci sono nomi importanti: da Chris Smalling a Héctor Bellerín, passando per Lewis Hamilton (Formula 1) e Novak Djokovic (tennis). Ognuno di loro ha spiegato come questa scelta abbia inciso positivamente sul corpo e sulla mente.
Da Smalling a Bellerín, i calciatori che hanno scelto la dieta vegana
Difensore inglese, classe 1989, l’ex Roma Chris Smalling è tra i primi ad aver dichiarato pubblicamente la propria scelta vegana. Smalling è vegano dal 2017. In un’intervista a “Vegan Food & Living” ha raccontato di sentirsi più leggero, meno soggetto a infiammazioni e con una migliore capacità di recupero. “Dopo le partite recupero molto più in fretta. Il mio corpo ha risposto meglio di quanto mi aspettassi”, ha detto.
Hector Bellerín, esterno spagnolo, ex Arsenal, ha dichiarato di essere vegano per motivi etici e ambientali. Anche lui parla di benefici sul piano mentale e fisico: “Recupero prima, mi sento più lucido e più concentrato“. Bellerín ha anche investito nella ristorazione vegana ed è attivo in campagne ambientali.

Pur non definendosi esplicitamente vegano, Sergio Agüero ha dichiarato in più occasioni di aver eliminato carne e latticini dalla sua dieta per migliorare il recupero fisico. Ha seguito un piano nutrizionale plant-based per diversi anni, soprattutto durante il suo periodo al Manchester City.
Oltre il mondo del calcio
L’ex numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic segue una dieta plant-based da anni. È allergico al glutine, ha eliminato latticini e carne, e attribuisce a questa scelta buona parte della sua longevità sportiva. Nel 2016 ha anche aperto un ristorante vegano a Montecarlo.
Sette volte campione del mondo di Formula 1, Lewis Hamilton è probabilmente lo sportivo vegano più famoso del mondo. Dal 2017 segue una dieta 100% vegetale. “Dormo meglio, mi sento più energico e mentalmente centrato“, ha affermato in diverse occasioni. Anche il suo cane Roscoe segue una dieta vegana.

Dieta vegana e sport: benefici e rischi
Molti atleti vegani si affidano a nutrizionisti sportivi per bilanciare correttamente la dieta. Le proteine provengono da legumi, soia, tofu, tempeh, quinoa, frutta secca e integratori vegetali. Chi segue una dieta vegana deve prestare attenzione all’integrazione di vitamina B12, omega-3 e ferro.
I principali rischi? Improvvisare, affidarsi al fai-da-te, eliminare alimenti senza conoscere le alternative valide. I vantaggi? Minore infiammazione, più energia, maggiore capacità di recupero e, in alcuni casi, anche un impatto ambientale ridotto.
La scelta vegana nel calcio non è più un tabù. Alcuni tra i migliori atleti del mondo ne sono la prova vivente. Prestazioni, salute e coscienza ambientale: il futuro dell’alimentazione sportiva potrebbe davvero passare dalla pianta.






