Roma, 17 ottobre 2025 – Nel dibattito sulla lotta alla pirateria audiovisiva nel calcio italiano, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante la presentazione della quarta edizione di Sky Up The Edit, sottolineando l’importanza della consapevolezza contro l’uso illecito delle trasmissioni televisive. Abodi, figura chiave nel panorama sportivo e politico italiano, ribadisce come la pirateria non sia un semplice atto di “bravata” ma un danno concreto all’economia dello sport e un sostegno involontario alle organizzazioni criminali.
Abodi contro la pirateria: un problema di cultura e legalità
Andrea Abodi, ministro incaricato dal governo Meloni dal 2022 e con un profondo background manageriale nel settore sportivo, ha raccontato anche un episodio personale: “Anche mio figlio ha provato il pezzotto, ma gli ho spiegato che si tratta di un reato che danneggia lo sport e alimenta l’economia criminale. È fondamentale che si diffonda una maggiore consapevolezza, perché il fenomeno è così diffuso che spesso si tende a sottovalutarlo”. Il ministro è stato chiaro nel sottolineare che acquistare illegalmente un abbonamento o un biglietto per eventi sportivi o culturali significa diventare complici di un sistema illegale che sottrae risorse vitali al calcio italiano.

Lega Serie A e la lotta alle trasmissioni pirata
Parallelamente, l’Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha evidenziato l’impatto economico devastante della pirateria: “La pirateria priva il sistema di oltre 300 milioni di euro all’anno solo per la Serie A, limitando la capacità di acquistare campioni e danneggiando il valore stesso dei diritti televisivi”. Nonostante le campagne di sensibilizzazione, come la trasmissione dello spot #STOPPIRACY durante le prime giornate di campionato, la situazione legislativa italiana non è completamente efficace: la pirateria è ancora considerata un illecito amministrativo e non un reato penale per chi fruisce i contenuti, mentre solo chi li distribuisce rischia conseguenze penali.
Verso un inasprimento delle sanzioni
Da parte di Lega Serie A e piattaforme come DAZN, si sta valutando un irrigidimento delle sanzioni pecuniarie per gli utenti recidivi e la richiesta di risarcimenti danni. Abodi ha ipotizzato la pubblicazione dei nomi dei soggetti che acquistano illegalmente i biglietti televisivi, una misura volta a scoraggiare i comportamenti illeciti, anche se resta un tema delicato in termini di privacy. L’obiettivo comune è chiaro: rendere sempre più difficile l’attività dei “pirati” e tutelare la sostenibilità economica dello sport professionistico italiano.






