Roma, 19 settembre 2025 – Sono state installate con successo le prime boe dedicate al monitoraggio degli tsunami nel Mediterraneo da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Questa iniziativa rappresenta un passo cruciale per la mitigazione del rischio maremoto nelle acque del Mar Ionio, un’area particolarmente esposta a fenomeni sismici e vulcanici.
Campagna di installazione e caratteristiche tecniche delle boe
La campagna di deposizione delle boe si è svolta tra il 9 e il 17 settembre 2025 ed è stata realizzata nell’ambito del progetto MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics), coordinato dall’INGV e finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le operazioni sono state condotte a bordo della nave Christos LVII, partita dal porto di Segunto in Spagna, con la collaborazione di tecnici e ricercatori italiani e la società spagnola Mediterráneo Señales Marítimas (MSM), produttrice delle boe.
Nel dettaglio, la prima fase ha visto l’installazione di due sensori di pressione assoluta a 3.200 metri di profondità, circa 100 chilometri a est della costa orientale della Sicilia. Contestualmente, nella stessa area, è stata fissata una boa ancorata dotata di modem acustico, in grado di trasmettere i dati via satellite al Centro Allerta Tsunami dell’INGV. La seconda boa è stata collocata a circa 100 chilometri dalla costa ionica calabrese, a 2.600 metri di profondità.
I sensori di pressione sono estremamente sensibili, capaci di rilevare variazioni di pochi centimetri nell’altezza della colonna d’acqua e di distinguere tra onde causate dal vento, maree e potenziali tsunami. In caso di evento tsunami, la trasmissione dei dati avviene con frequenza aumentata per consentire una misurazione precisa e tempestiva, a supporto del sistema di previsione INGV.
Importanza del monitoraggio tsunami nel Mediterraneo
Il Mar Mediterraneo, spesso definito “Mare Nostrum”, è un bacino caratterizzato da intensa attività sismica e vulcanica, con eventi storici che hanno interessato zone come Santorini e Stromboli. L’installazione delle boe rappresenta un avanzamento significativo nel sistema di allerta precoce del Mediterraneo orientale, in particolare per le coste italiane esposte al rischio tsunami.
Questi strumenti si inseriscono nel contesto del sistema di monitoraggio globale NEAMTWS (North East Atlantic, Mediterranean and connected seas Tsunami Warning System), uno dei quattro Gruppi di Coordinamento intergovernativi dell’UNESCO dedicati alla prevenzione degli tsunami.
L’innovazione tecnologica e il coordinamento scientifico del progetto MEET garantiranno una maggiore capacità di risposta e salvaguardia delle popolazioni costiere del Mediterraneo, rendendo il monitoraggio degli tsunami più efficace e affidabile.






