Nelle ultime ore sono caduti diversi fulmini in Italia. A cosa è dovuto questo fenomeno e come ci si può proteggere durante un temporale per ridurre il rischio di essere colpiti da un fulmine?
La scorsa notte si sono verificati temporali intensi con numerose cadute di fulmini in tutto il Nord Italia. Le aree più colpite sono state il Friuli, la zona dei laghi lombardi e i rilievi prealpini e appenninici. Ma perché una grossa quantità di fulmini si è abbattuta al suolo? A cosa è dovuto questo fenomeno e come proteggersi dalla caduta di un fulmine? Rispondiamo insieme a queste domande approfondendo come si verifica un fulmine, in quali condizioni atmosferiche particolari, per poi elencare le linee guida della Protezione Civile da seguire per proteggersi in caso di temporali e fulmini.
Che cos’è un fulmine e perché si verifica?
Un fulmine non è altro che una scarica elettrica che si produce quando tra due punti — solitamente tra la nube e il suolo o tra due zone della stessa nube — si accumula una differenza di potenziale così grande da superare la resistenza dell’aria.
All’interno di una nube temporalesca, le correnti ascendenti e discendenti spostano continuamente particelle di ghiaccio e gocce d’acqua. Questo moto verticale separa le cariche elettriche:
- In alto si accumulano le cariche positive, trasportate dai cristalli di ghiaccio più leggeri.
- In basso restano le cariche negative, legate alle particelle più pesanti.
Il suolo, a sua volta, viene polarizzato: sotto la nube si accumulano cariche positive in risposta all’enorme “cappa” di elettricità negativa sospesa sopra.
Quando la tensione diventa insostenibile, l’aria — che normalmente è un isolante — non regge più e si trasforma in conduttore. Parte così una scarica elettrica che viaggia a velocità impressionante, aprendo un canale ionizzato che permette al flusso di elettroni di correre verso il suolo.
Questo è il fulmine che vediamo: una sorta di cortocircuito naturale, tanto potente da riscaldare l’aria circostante fino a 28.000 °C.
Il tuono che segue è l’effetto acustico dell’esplosione termica: l’aria si espande così velocemente da generare un’onda d’urto che percepiamo come rombo.
Tempeste di fulmini: quando si verificano?
Le tempeste di fulmini non si verificano a caso. Per generarsi hanno bisogno di condizioni ben precise:
- Aria calda e umida: è il combustibile che alimenta la formazione di nubi temporalesche.
- Correnti verticali intense: che mescolano e separano le particelle cariche.
- Una massa d’aria fredda in quota: che funge da contrasto e innesca la reazione.
Le tempeste di fulmini più intense si verificano nel bacino del Congo e al Lago Maracaibo in Venezuela, dove il cosiddetto “Relámpago del Catatumbo” illumina i cieli anche 260 notti l’anno, con migliaia di fulmini all’ora.
Quanto è pericoloso un fulmine?
Il fascino dei fulmini è innegabile, ma la loro potenza non deve mai essere sottovalutata. Ogni anno, migliaia di persone nel mondo rimangono ferite o perdono la vita a causa di scariche elettriche.

Un singolo fulmine può trasportare una corrente di oltre 30.000 ampere e sprigionare un’energia paragonabile a centinaia di milioni di lampadine accese contemporaneamente. Gli effetti su esseri umani e infrastrutture sono devastanti: incendi, blackout, danni a edifici e linee elettriche.
Fulmini: tra le principali cause di morte da fenomeni naturali
Quando pensiamo ai disastri naturali più pericolosi, la mente corre subito a terremoti, uragani o eruzioni vulcaniche. Eppure i fulmini occupano un posto di rilievo nelle statistiche mondiali: secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, i fulmini sono una delle principali cause di morte tra i fenomeni naturali, subito dopo i terremoti.
Ogni anno si stimano oltre 24.000 vittime e circa 240.000 feriti nel mondo a causa di scariche elettriche atmosferiche. Molti di questi incidenti avvengono in aree rurali, dove le persone lavorano nei campi o si trovano all’aperto senza possibilità di riparo.
Il dato più sorprendente è che la maggior parte delle vittime non viene colpita direttamente, ma subisce gli effetti indiretti:
- correnti di contatto o di passo (la scarica entra nel terreno e attraversa il corpo umano),
- incendi e crolli provocati dal fulmine,
- shock elettrici trasmessi da strutture metalliche come recinzioni, tralicci o linee elettriche.
In Italia gli incidenti mortali sono meno frequenti rispetto ad altre zone del mondo, ma non mancano i casi, soprattutto tra escursionisti, campeggiatori o sportivi colti da temporali improvvisi.
Come proteggersi da temporali e fulmini
Riportiamo le linee guida della Protezione Civile che danno suggerimenti utili per non mettersi a rischio in caso di elevata probabilità di caduta di fulmini.
All’aperto nessun luogo è sicuro, quindi la prima cosa da fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono, prima di riprendere le attività all’aperto. In mancanza di un edificio, cerca riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata. La carrozzeria dell’auto funziona come una gabbia di Faraday, disperdendo la scarica all’esterno.
Se sei costretto a restare all’aperto e non hai la possibilità di raggiungere rapidamente un riparo sicuro, allontanati dai punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercarvi riparo, specie se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante.
Come comportarsi in montagna
Raggiungi rapidamente un percorso a quote inferiori, camminando, se possibile, lungo avvallamenti del terreno (conche, valloni, fossati ma fai attenzione a eventuali inondazioni in caso di forti piogge). Cerca riparo all’interno di una costruzione o, se raggiungibile in tempi brevi, in automobile. Ricoveri meno sicuri, ma utili in mancanza di alternative migliori, sono grotte, bivacchi o fienili, a patto di mantenersi distanti dalla soglia e dalle pareti. Ricorda di limitare il contatto con il suolo quindi non sdraiarti o sederti a terra e tieniti distante dalle persone attorno a te.
Come comportarsi al mare o al lago
Evita qualsiasi contatto con l’acqua e allontanati dalla riva il più possibile. Cerca un riparo al chiuso e liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.
Come comportarsi in campeggio
Cerca riparo in una struttura in muratura o nella tua auto. Evita di toccare le strutture metalliche della tenda, isolati dal terreno con qualsiasi materiale a disposizione.
Come comportarti in casa
In questo caso il rischio è ridotto ma per sicurezza non utilizzare apparecchi connessi alla rete elettrica, non toccare cavi, tubature e impianto elettrico ed evita il contatto con l’acqua (ad esempio non lavare i piatti o fare la doccia). Rimani al chiuso senza stare sotto gazebo, verande o altri luoghi esposti.
I fulmini che hanno squarciato il cielo del Nord Italia la scorsa notte ci ricordano quanto questi fenomeni siano affascinanti ma anche imprevedibili e pericolosi. Conoscere le regole di sicurezza e rispettarle è fondamentale per proteggersi e ridurre i rischi.
Le autorità hanno confermato che l’allerta meteo rimane valida anche per la giornata e la serata di oggi, con la possibilità di nuovi rovesci e temporali accompagnati da intensa attività elettrica. È quindi importante prestare attenzione, evitare comportamenti imprudenti e informarsi costantemente sugli aggiornamenti ufficiali.






