Milano, 24 giugno 2025 – Si è svolta oggi presso la Fiera Milano Congressi la riunione annuale degli Stati firmatari del Trattato Antartico, appuntamento cruciale per la tutela dell’Antartide, al centro di delicate sfide ambientali e scientifiche a livello globale. In un messaggio di saluto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di una governance condivisa e rigorosa per garantire la salvaguardia degli ecosistemi antartici e la prosecuzione delle ricerche scientifiche.
Tajani: “Proteggere il continente bianco è una priorità globale”
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri ha evidenziato come l’Antartide rappresenti un crocevia di sfide fondamentali per il futuro del pianeta. Tajani ha ribadito la necessità di preservare la biodiversità e prevenire inquinamento e contaminazioni, oltre a garantire un equo regime delle acque antartiche. Nel suo intervento ha ricordato anche il divieto assoluto di attività militari e la rigorosa limitazione delle attività economiche, norme cardine del Trattato che contribuiscono a mantenere il continente come un’area dedicata esclusivamente alla pace e alla ricerca scientifica.
L’Italia celebra i 40 anni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide
L’Italia, membro del Trattato dal 1981, festeggia quest’anno il quarantesimo anniversario del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), nato nel 1985 per sostenere le basi scientifiche italiane e le attività di ricerca nel continente polare. La Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide ha promosso una mostra scientifica intitolata “Italy in Antarctica”, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca e curata dal Museo Nazionale dell’Antartide e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’esposizione offre ai delegati dei 56 Paesi membri del Trattato una panoramica sul contributo italiano alla scienza antartica, con particolare attenzione agli aspetti rilevanti per il sistema di tutela internazionale.
La mostra è dedicata a due figure di spicco degli studi polari italiani, Francesco Francioni e Marino Vacchi, e sarà parte di una più ampia celebrazione che si terrà a dicembre 2025 a Roma, presso la sede centrale del CNR.






