Washington, 4 ottobre 2025 – Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato ieri l’annullamento di 7,5 miliardi di dollari di finanziamenti destinati a 223 progetti focalizzati sulla ricerca e sull’implementazione di energie pulite e tecnologie a favore del clima. La misura, riportata dal Washington Post, riguarda prevalentemente iniziative situate in Stati a guida democratica ed è l’ultimo passo dell’amministrazione del presidente Donald Trump contro le energie rinnovabili e i programmi volti a ridurre le emissioni di gas serra.
Tagli ai finanziamenti per volere di Trump e impatti sul clima
Questi tagli si aggiungono a precedenti riduzioni di fondi, inclusi 20 miliardi di dollari dal Greenhouse Gas Reduction Fund e 7 miliardi dal programma Solar for All, quest’ultimo finalizzato a facilitare l’installazione di pannelli solari per famiglie a basso e medio reddito. L’amministrazione Trump sta così proseguendo la decostruzione delle politiche ambientali avviate dall’ex presidente democratico Joe Biden, in particolare quelle previste dall’Inflation Reduction Act (IRA).

Secondo analisi aggiornate, come quella del Princeton University REPEAT Project, il cosiddetto Big Beautiful Bill (BBB) approvato dalla maggioranza repubblicana a luglio 2025 prevederebbe una riduzione delle emissioni statunitensi del solo 3% entro il 2030, rispetto al 40% originariamente previsto. Questo comporterebbe un aumento di circa 7 miliardi di tonnellate di emissioni rispetto agli obiettivi degli Accordi di Parigi, con un impatto economico stimato in 1,6 trilioni di dollari per danni climatici.
Reazioni e conseguenze economiche
La comunità scientifica statunitense ha duramente criticato questi tagli, denunciando la politicizzazione della scienza federale e i rischi per la competitività del paese. Circa 150 dipendenti della National Science Foundation hanno protestato pubblicamente contro le misure adottate, con adesioni da parte di scienziati di NASA, EPA e NIH.
Dal punto di vista economico, l’analisi prevede un aumento delle bollette energetiche per i cittadini americani, con un incremento stimato fino a 280 dollari in più entro il 2035. La riduzione degli incentivi fiscali per le energie rinnovabili e i veicoli elettrici potrebbe rallentare la transizione ecologica, aumentando i costi energetici e accentuando le disuguaglianze sociali, dato che le fasce più povere subiranno maggiori riduzioni del reddito disponibile rispetto ai più ricchi.






