Roma, 21 luglio 2025 – Il 24 luglio 2025 cade l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui l’umanità ha esaurito il budget ecologico annuale del pianeta. Da questa data, come sottolinea il WWF nella sua campagna Our Future, la Terra vive “a credito”, consumando risorse naturali più rapidamente di quanto sia in grado di rigenerarle. Questo fenomeno comporta un aggravamento del debito ecologico, con l’accumulo di rifiuti, emissioni e un compromesso sempre più grave per il futuro delle prossime generazioni.
Un bilancio che peggiora: il consumo di risorse supera la capacità della Terra
Nel 1970, l’Overshoot Day cadeva a dicembre; da allora la data si è spostata progressivamente in avanti nell’anno, segno di un ritmo di consumo delle risorse sempre più accelerato. Lo scorso anno, la data era l’1 agosto, mentre quest’anno il superamento avviene addirittura otto giorni prima, il 24 luglio. Attualmente, la popolazione globale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, un ritmo superiore dell’80% rispetto alla capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri.
Questo squilibrio è alla base delle più gravi crisi ambientali contemporanee: dalla perdita di biodiversità alla deforestazione, dal degrado del suolo all’esaurimento delle risorse idriche e degli stock ittici, fino all’accumulo di gas serra nell’atmosfera. Il debito ecologico complessivo accumulato dal pianeta ammonta a 22 anni, ovvero il tempo teorico necessario per recuperare l’attuale deficit, anche se tale calcolo è condizionato dal fatto che gran parte della capacità rigenerativa è stata compromessa in modo irreversibile.
Cosa potrebbe cambiare spostando la data dell’Overshoot Day?
Secondo il WWF, è possibile invertire questo trend e riportare l’umanità in equilibrio con le risorse terrestri, facendo coincidere l’Overshoot Day con il 31 dicembre. La riduzione dell’impronta ecologica globale deve essere di circa il 60% rispetto ai livelli attuali. Gli interventi più efficaci riguardano cinque settori chiave: la transizione energetica verso fonti rinnovabili, l’economia circolare, un’alimentazione sostenibile, la mobilità green e politiche globali più rigorose per la tutela ambientale.
Un recente rapporto evidenzia che aumentando la quota di elettricità prodotta da fonti a basso contenuto di carbonio al 75%, si potrebbe posticipare l’Overshoot Day di 26 giorni. La sostituzione delle centrali a carbone e gas con impianti solari ed eolici è fondamentale per ridurre le emissioni di carbonio. Tuttavia, nonostante i progressi tecnologici e la riduzione dei costi delle rinnovabili, la quota globale di energia da fonti rinnovabili resta ancora limitata, intorno all’11% del consumo finale.
Spostare la data dell’Overshoot Day anche di pochi giorni ogni anno, come indicato dal WWF, sarebbe sufficiente per riportare il pianeta fuori dal deficit ecologico entro il 2050.






