Roma, 20 agosto 2025 – La plastica continua a invadere il nostro pianeta, ma il dibattito pubblico e mediatico appare inquietantemente silenzioso. È questo il grido d’allarme lanciato da Marevivo, fondazione ambientalista con oltre trentacinque anni di esperienza nella tutela del mare, che ha reso pubblica una lettera aperta indirizzata ai direttori dei media italiani. L’obiettivo è denunciare il “silenzio assordante” che ha seguito il recente fallimento della conferenza internazionale di Ginevra, convocata per avviare un Trattato globale sulla regolamentazione della produzione di plastica.
Gli interessi legati alla filiera della plastica
La conferenza, svoltasi nella città svizzera di Ginevra – centro nevralgico delle organizzazioni internazionali – ha visto la partecipazione di ben 184 Paesi. Tuttavia, una decina di nazioni tra cui Stati Uniti, Cina, Russia, India, Brasile e Arabia Saudita hanno espresso opposizione, bloccando così un accordo che avrebbe potuto rappresentare una svolta storica per la salute ambientale globale. Marevivo sottolinea come questi Stati tutelino interessi economici legati alla filiera della plastica e del petrolchimico, settore tra i più potenti e influenti al mondo.
Allarme microplastiche e lobby potenti
Le ricerche scientifiche recenti evidenziano un quadro allarmante: le microplastiche sono state rinvenute nel sangue umano, nel cervello, nella placenta, nel latte materno e perfino nel liquido seminale. Sebbene gli studi siano ancora in corso, emergono sospetti di correlazioni con patologie gravi quali ictus, infertilità, obesità e disturbi neurologici, rendendo il danno ormai sistemico. Per Marevivo, il silenzio dell’informazione solleva interrogativi su chi tragga vantaggio da questa situazione e quali interessi vengano tutelati. Le potenti lobby della plastica, che spaziano dalla chimica al petrolio, dalla grande distribuzione all’industria alimentare, sembrano prevalere sull’interesse pubblico.
Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha ammonito sul rischio di un “suicidio collettivo” se non si cambia rapidamente rotta sul fronte ambientale. Marevivo invita la società civile e le istituzioni a superare l’indifferenza e a considerare la crisi della plastica come una minaccia esistenziale da affrontare con urgenza e determinazione.
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