La presidente della Bce (Banca Centrale Europea), Christine Lagarde: “Ogni grado di temperatura in meno è un tratto di costa salvato”
Le attività umane hanno causato un danno profondo ai mari, al punto che potremmo non riuscire a rimediare. La presidente della Bce (Banca Centrale Europea), Christine Lagarde, ha sottolineato la necessità di proteggere gli oceani e prepararsi al cambiamento climatico. È essenziale ridurre le emissioni di gas serra e adattare le infrastrutture per affrontare i rischi climatici imminenti.
Le attività umane hanno causato danni irreversibili agli oceani, sollevando interrogativi sulla possibilità di riparare il danno già inflitto. Durante il Blue Economy and Finance Forum, tenutosi nel Principato di Monaco, Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha espresso la sua preoccupazione sull’urgenza di agire per la protezione degli oceani e la preparazione alle conseguenze del cambiamento climatico.
L’importanza della riduzione delle emissioni
Lagarde ha sottolineato che la protezione degli oceani richiede un impegno serio nella riduzione delle emissioni di gas serra, seguendo le linee guida dell’accordo di Parigi. “Dobbiamo puntare a limitare l’innalzamento del livello del mare a circa mezzo metro entro la fine del secolo”, ha dichiarato. Anche se questo obiettivo può sembrare poco rassicurante, ogni decimo di grado che riusciamo ad evitare rappresenta un tratto di costa, una barriera corallina o una tempesta risparmiata. Queste affermazioni evidenziano l’importanza di un’azione preventiva per mitigare i danni futuri.
Adattamento e resilienza
Inoltre, Lagarde ha insistito sulla necessità di prepararsi alle inevitabili manifestazioni dei rischi climatici. “Dobbiamo adattare le nostre infrastrutture e le nostre economie a un mondo più volatile”, ha affermato, ponendo l’accento sull’importanza di investire in resilienza. Questo significa sviluppare opere come dighe e barriere marittime, piuttosto che limitarsi a rispondere ai disastri climatici una volta che si sono verificati.
Il ruolo del Blue Economy and Finance Forum
Il Blue Economy and Finance Forum, tenutosi nel Principato di Monaco, ha rappresentato una piattaforma cruciale per discutere le strategie necessarie per finanziare la salute degli oceani, in un contesto di crescente crisi ambientale. L’evento ha riunito esperti, leader e rappresentanti di governi per affrontare la sfida di mobilitare investimenti per un’economia blu sostenibile, con l’obiettivo di colmare il divario finanziario necessario per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In questo scenario, la visione di Lagarde si allinea con quella di molti esperti e attivisti ambientali, i quali sostengono che la salvaguardia degli oceani non è solo una questione ecologica, ma anche economica. La salute dei mari influisce sulla pesca, sul turismo e sul clima stesso, rendendo essenziale un approccio integrato e globale.