Venezia, 18 ottobre 2025 – Proseguono le indagini ambientali sulla Superstrada Pedemontana Veneta dopo la scoperta di una significativa contaminazione da sostanze chimiche durante i lavori di costruzione di due gallerie nel territorio vicentino. Dodici persone, tra dirigenti e tecnici coinvolti nel progetto, sono indagate per inquinamento ambientale e omessa bonifica.
Indagini e accertamenti sui lavori della Pedemontana Veneta
Le indagini, condotte dalla Procura di Vicenza con il supporto dei carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria e della Regione Veneto tramite l’Arpav, hanno preso le mosse da una segnalazione riguardante la presenza di Pfba (acido perfluorobutanoico), un composto della famiglia dei Pfas, nelle lavorazioni delle gallerie di Malo e Sant’Urbano. Le attività di rilevazione sono state effettuate in più occasioni e in diversi siti del territorio veneto non limitati all’area della superstrada.

I lavori contestati si sono svolti tra il 28 giugno 2021 e il 23 gennaio 2024 nei comuni di Castelgomberto, Malo e Montecchio Maggiore. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati avrebbero impiegato un additivo accelerante per il calcestruzzo, denominato “Mapequick AF1000”, contenente Pfba in concentrazioni superiori ai limiti stabiliti dall’Istituto Superiore di Sanità. Tale violazione avrebbe causato una contaminazione significativa delle acque superficiali e sotterranee nelle zone interessate dai lavori.
Conseguenze legali e misure ambientali in corso
Gli indagati sono chiamati a rispondere inoltre dell’omessa bonifica e del mancato ripristino dei luoghi, nonostante fossero a conoscenza dell’inquinamento provocato. L’attività investigativa ha potuto contare sul contributo tecnico-scientifico dell’Arpav di Vicenza, che ha effettuato analisi dettagliate per la caratterizzazione ambientale dei siti coinvolti.






