Il Ministero dell’Ambiente ha rinnovato la convenzione con Castalia, ma ha escluso il recupero dei rifiuti di plastica dagli oceani. Sergio Costa (M5S) critica il governo per la mancanza di azioni concrete e l’ipocrisia sulla legge Salvamare, chiedendo un cambio di rotta
È in corso la Giornata mondiale degli oceani, un evento cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla salvaguardia degli ambienti acquatici, in particolare del Mar Mediterraneo, sempre più minacciato da inquinamento e cambiamenti climatici. Secondo un’indagine condotta da Greenpeace Italia, oltre il 91% degli italiani percepisce un grave rischio per gli ecosistemi acquatici, con l’inquinamento da plastica al primo posto tra le preoccupazioni.
Sergio Costa, vicepresidente della Camera ed ex ministro dell’Ambiente, ha espresso il proprio disappunto riguardo la gestione attuale delle risorse marine. In una nota, ha evidenziato che il Ministero dell’Ambiente ha rinnovato la convenzione con Castalia, la flotta dedicata alla pulizia del mare, ma ha escluso il recupero dei rifiuti di plastica, un compito che era stato previsto durante il suo mandato. Costa ha sottolineato che questa decisione rappresenta un passo indietro nella lotta contro l’inquinamento marino, evidenziando l’ipocrisia della situazione attuale rispetto agli appelli di autorità europee per un maggiore impegno ecologico.
Le leggi per la salvaguardia del mare
L’ex ministro ha richiamato l’attenzione sul fatto che non sono stati approvati decreti essenziali per rendere operativa la legge Salvamare, che avrebbe dovuto facilitare la raccolta della plastica recuperata dai pescatori. “Le norme attualmente in discussione sembrano piuttosto disincentivare che stimolare l’azione”, ha dichiarato Costa, invitando il governo a rivedere la propria posizione e a considerare un cambio di rotta decisivo.
L’importanza della Giornata degli oceani
L’inquinamento marino ha ripercussioni dirette sulla salute degli ecosistemi e sulla vita delle comunità costiere. Il Mediterraneo, in quanto bacino semi-chiuso, è particolarmente vulnerabile all’accumulo di rifiuti e sostanze inquinanti, che minacciano la biodiversità e la pesca sostenibile. L’azione di Greenpeace e altre organizzazioni ecologiche è fondamentale per fare pressione su governi e istituzioni affinché si adottino misure efficaci per proteggere i mari.
In questo contesto, la Giornata degli oceani rappresenta un’importante opportunità per riflettere sulle nostre responsabilità nei confronti dell’ambiente e per mobilitare l’opinione pubblica verso una maggiore consapevolezza e azione. La situazione attuale richiede un impegno collettivo per garantire un futuro sostenibile ai nostri oceani, risorse vitali per il pianeta.