Addis Abeba, 24 novembre 2025 – Dopo un silenzio durato oltre 10.000 anni, il vulcano Hayli Gubbi nella regione etiopica dell’Afar ha ripreso la sua attività eruttiva, segnando un evento geologico di portata storica per l’Etiopia e per la comunità scientifica internazionale. L’eruzione, iniziata il 23 novembre, ha prodotto una spettacolare colonna di cenere alta fino a 14-15 chilometri che si è estesa sul Mar Rosso, sospinta dai venti verso Yemen e Oman.
Eruzione storica di un vulcano millenario
Situato a circa 15 chilometri a sud-est dall’Erta Ale, vulcano attivo noto nella Rift Valley Africana, Hayli Gubbi è un vulcano a scudo alto 521 metri, caratterizzato da una forma dolce e da una storia di inattività millenaria. L’eruzione ha sorpreso gli esperti, poiché non erano mai state documentate attività vulcaniche precedenti in questa montagna. Le prime analisi indicano che l’evento eruttivo è stato causato dalla risalita di nuovo magma, dal rilascio di gas e da un possibile cedimento della crosta del lago di lava del sistema Erta Ale, sottolineando la complessità delle dinamiche tettoniche di questa zona. L’area dell’Afar è infatti uno dei punti più dinamici della Terra, dove si incontrano tre placche tettoniche e si sta progressivamente aprendo la crosta terrestre dando vita al cosiddetto Rift dell’Afar.
Impatti e monitoraggio dell’eruzione
Le autorità etiopiche hanno rassicurato che l’area circostante il cratere è disabitata, limitando così il rischio diretto per la popolazione. Tuttavia, il monitoraggio rimane costante, soprattutto per quanto riguarda i livelli di anidride solforosa e le ricadute di cenere, che potrebbero influire sul traffico aereo regionale. La nube di cenere, ben visibile dalle immagini satellitari, ha già interessato vaste aree del Mar Rosso, con possibili ricadute anche su Yemen e Oman.
Questo evento sottolinea come anche vulcani considerati dormienti o inattivi da millenni possano improvvisamente tornare a manifestarsi, rivelando l’instabilità geologica di una regione chiave per lo studio dei fenomeni vulcanici e tettonici.
L’Etiopia, con una popolazione di oltre 121 milioni di abitanti e una storia millenaria, continua a essere un crocevia di dinamiche naturali e culturali fondamentali per la comprensione del continente africano e del pianeta.





