Nel cuore della foresta amazzonica, a Belém, si stanno svolgendo i lavori della COP30, la 30ª Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sui Cambiamenti Climatici, che vede impegnate 198 Parti a discutere strategie globali per contrastare la crisi climatica. Al centro delle trattative, una nuova proposta di accordo che ha ricevuto il sostegno dell’Unione Europea e che ha suscitato reazioni positive da parte del ministro italiano dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
L’Ue sostiene la bozza di accordo della COP30
Secondo fonti vicine ai negoziati, l’Unione Europea ha dato il proprio appoggio alla nuova bozza di intesa presentata a Belém. Tra i punti principali dell’accordo spicca il potenziamento della finanza per l’adattamento climatico, fondamentale per sostenere i Paesi più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico. Tuttavia, il testo finale non contiene un riferimento esplicito a una tabella di marcia per l’uscita dalle fonti fossili, come carbone, petrolio e gas, un tema caldo che rimane al centro dei dibattiti internazionali.
Il presidente della COP30, André Corrêa do Lago, ha precisato che la roadmap per l’abbandono dei combustibili fossili, pur essendo stata esclusa dal documento finale, non è stata abbandonata e potrebbe essere sviluppata parallelamente nei prossimi mesi. La proposta ha già raccolto l’adesione di oltre 80 Paesi, dimostrando un crescente consenso globale verso una transizione energetica più sostenibile.
Il ruolo dell’Italia e la posizione di Pichetto Fratin
Il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha commentato la bozza d’accordo definendola “l’unica soluzione fattibile” in un contesto geopolitico complesso, sottolineando il valore pragmatico dell’intesa raggiunta. Pichetto Fratin ha partecipato attivamente ai negoziati, aggiornando costantemente gli altri Stati membri sull’andamento delle trattative.
L’Italia, pur appoggiando la roadmap verso la decarbonizzazione, ha mantenuto una posizione attendista in attesa di conoscere i dettagli specifici del piano. Nel contempo, il Paese ha ribadito l’importanza di un equilibrio tra sostenibilità ambientale e tutela della competitività industriale, in linea con le indicazioni della recente posizione negoziale dell’UE, che prevede flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi climatici e l’integrazione di soluzioni come i biocarburanti e i carburanti a basse emissioni.
La conferenza di Belém proseguirà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di consolidare un accordo condiviso che possa guidare la comunità internazionale nella lotta contro i cambiamenti climatici, rafforzando il multilateralismo e promuovendo un’azione concreta e coordinata a livello globale.






