Roma, 11 agosto 2025 – Negli ultimi mesi, sulle coste italiane sono stati segnalati centinaia di avvistamenti di dischetti neri rinvenuti sulle spiagge, suscitando curiosità e preoccupazione tra bagnanti e operatori ambientali. Questi piccoli oggetti, spesso confusi con frammenti di plastica o rifiuti di origine antropica, hanno attirato l’attenzione di esperti e cittadini per la loro diffusione insolita e l’impatto potenziale sull’ecosistema costiero.
Identificazione e caratteristiche dei dischetti neri sulle spiagge
I dischetti neri sono generalmente materiali di origine plastica, ma la loro composizione può variare da residui industriali a resti di attrezzature nautiche o di pesca. Spesso, a causa della loro forma e colore, vengono scambiati per semplici residui inquinanti, tuttavia alcuni studi recenti hanno evidenziato come possano contenere sostanze chimiche dannose per flora e fauna marine.
La proliferazione di questi dischetti sulle spiagge italiane è correlata sia a fenomeni di degrado ambientale sia a correnti marine che trasportano detriti da zone lontane. Le segnalazioni sono aumentate soprattutto nelle regioni del Tirreno e dell’Adriatico, interessando spiagge molto frequentate durante la stagione estiva.
Questi dischetti neri arriverebbero dal fiume Adige, il fiume che nasce in Alto Adige e sfocia nel Mar Adriatico. Sarebbero legati a una perdita di un depuratore che scarica proprio in questo fiume.
Come gestire i dischetti neri trovati in spiaggia
Il primo passo consigliato, in caso di ritrovamento di dischetti neri, è evitare di disperderli ulteriormente nell’ambiente. Le autorità locali e le associazioni ambientaliste raccomandano di raccoglierli con attenzione, utilizzando guanti e contenitori adeguati, per poi consegnarli ai centri di raccolta per rifiuti speciali o a iniziative locali di pulizia delle spiagge.
Inoltre, è fondamentale segnalare la presenza di grandi quantità di questi oggetti alle autorità competenti, in modo da avviare monitoraggi specifici e campagne di sensibilizzazione volte a prevenire ulteriori accumuli e a limitare i danni ambientali.
Gli esperti sottolineano che la collaborazione tra cittadini, istituzioni e operatori ambientali è essenziale per gestire efficacemente il fenomeno e proteggere l’ecosistema marino italiano. L’attenzione verso questi dischetti neri rappresenta un passo importante nella lotta contro l’inquinamento da plastica e nella tutela delle nostre coste.






