Noury (Amnesty): “Nel 2023 passi indietro, in Italia c’è deficit di cultura dei diritti umani”
“Critichiamo questo Governo ma anche i precedenti non hanno fatto molto”
POLITICA (Roma). “Abbiamo costatato nel 2023 un passo indietro di decenni dal punto di vista del diritto internazionale. L’ordine che protegge la popolazione civile nei conflitti è stato completamente scardinato, non esiste più. Abbiamo avuto anche un assaggio di un futuro preoccupante con IA, sorveglianza di massa e altre tecnologie che non sono regolate. Abbiamo interlocutori con la politica, il giornalismo ma c’è un deficit della cultura dei diritti umani nel nostro paese, guardiamo a ciò che sta facendo il governo attuale ma se vediamo anche il fatto che ci sono voluti 29 anni per avere il reato di tortura quanti governi sono passati? La criminalizzazione delle ong nel 2017, c’è un deficit di cultura di protezione dei diritti umani che chiama in causa più governi e più segmenti della politica”. Così il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, commentando la presentazione del rapporto 2023-2024 sulla situazione dei diritti umani nel mondo (Stefano Chianese/alanews)
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