“Quando ho saputo della tragedia ho provato amarezza ma non stupore”
CRONACA (Roma). “Conoscevo benissimo il Prof. Morandi, lo assistivo nelle preoccupazioni che gli dava questa opera (il ponte crollato a Genova, ndr). Le risposte che dava l’opera era difforme dalle aspettative, e gli dava preoccupazione. Alla fine degli anni 70 andammo insieme a Genova, spingeva perché si facessero degli interventi. Era preoccupato dal cattivo funzionamento. L’amministrazione ha preso tanti provvedimenti, non è che è crollato improvvisamente. Eravamo alla fine della vita di servizio, probabilmente non bastava la manutenzione ma bisognava demolirlo e ricostruirlo. Hanno aspettato tanto finché non si è manifestato l’evento. Hanno continuato ad essere inconsapevolmente ottimisti. Morandi non ha mai pensato alla demolizione, era il progettista… Quando ho saputo del crollo ho provato amarezza, non stupore: lo sapevo che stava crollando”: lo ha detto il Prof. Ing. Remo Calzona, per decenni docente di Tecnica delle costruzioni presso l’Università La Sapienza di Roma. (Redazione ALAnews)
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